La prevenzione delle malattie cardiovascolari, dalle comuni vene varicose all’ictus, così come l’individuazione delle patologie legate alla circolazione, è possibile grazie ai numerosi strumenti di diagnostica vascolare.

La diagnostica vascolare identifica infatti un complesso insieme di esami, effettuati con tecniche invasive e non, che coinvolgono diverse figure professionali. Il nostro centro diagnostico esegue:

  • ECOCOLORDOPPLER ARTERIOSO E VENOSO
  • ECOCOLORDOPPLER CAROTIDEO
  • ECOCOLORDOPPLER ADDOMINALE ARTERIOSO/VENOSO
  • ECOCOLORDOPPLER INTRACRANICO
  • ECOCOLORDOPPLER DELLA MAMMELLA
  • ECOCARDIOGRAMMA
  • SCLEROMOUSSE

Quali sono gli esami diagnostici più importanti?

L’indagine primaria, e spesso anche la più efficace, è l’eco color doppler, una diagnostica ultrasonografica senza radiazioni non invasiva. 

Successivamente, in base alla prima diagnosi, può rendersi necessario un ulteriore approfondimento dei vasi da esplorare mediante Angio TAC, con mezzo di contrasto, o angiografia con l’introduzione di una sonda.

Come si effettua l’eco doppler?

Il medico, con un apparecchio ecografico ad elevata sensibilità, visualizza i principali vasi (sistema venoso, arterie, tronchi) e il flusso ematico in tempo reale. 

Grazie ai colori (blu e rosso) che distinguono il flusso arterioso e venoso, si individuano facilmente le pareti e la presenza di eventuali lesioni come placche, varici, stenosi (restringimenti), aneurismi (dilatazioni anomale) che possono causare complicanze severe.

Come prepararsi all’ecocolordoppler?

Tutti possono effettuare l’esame che non presenta alcuna controindicazione. L’ecocolordoppler non richiede alcun tipo di preparazione, fatta eccezione per gli eco doppler dei vasi addominali, del fegato o dei reni a ridosso dell’intestino per i quali è previsto il digiuno su indicazione del medico. 

La durata dell’esame varia tra i 20 e i 30 minuti in base alla parte del corpo da esaminare.

Cosa sono le varici?

Le varici, note anche come vene varicose, sono dilatazioni permanenti delle vene degli arti inferiori che ne alterano le pareti. 

Il vaso tende a diventare tortuoso e visibile ad occhio nudo: le vene varicose appaiono infatti violacee e sporgenti, per questo motivo la maggioranza delle persone le considera un problema principalmente estetico. 

Si tratta di un errore: le varici infatti possono causare dolore, crampi notturni, gonfiore, prurito e possono aggravarsi nel tempo causando problematiche circolatorie più gravi come trombosi o stasi.

Come si prevengono le vene varicose?

Il sistema venoso ha il compito di trasportare il sangue dalle estremità e dai tessuti al cuore agendo contro la forza di gravità. Questo richiede un funzionamento perfetto del sistema oltre a una buona elasticità delle pareti. 

Qualsiasi imperfezione nel meccanismo può causare ristagni di sangue e la comparsa delle varici. La familiarità, la vita sedentaria, il peso eccessivo, le gravidanze, l’età sono tutti fattori che incidono sulla loro formazione. 

Per prevenire la comparsa di varici è preferibile svolgere attività fisica, controllare il peso, limitare l’uso del sale, non indossare tacchi alti a lungo, non restare troppo seduti o in piedi e, se costretti, indossare calze adeguate.

Come curare le vene varicose?

La tecnica più utilizzata per la cura delle varici è la scleromousse.

La scleromousse, schiuma sclerosante, viene inettata nel vaso sotto la guida di un ecografo. È un trattamento ambulatoriale, generalmente ben tollerato, che non richiede il ricorso al bisturi ne all’anestesia come invece accade nel caso di altri trattamenti endovascolari.

La scleromousse on lascia cicatrici ne inestetismi e può essere praticata anche sulle varici più grandi. 

I risultati dell’ecosclerosi sono generalmente permanenti e duraturi, tuttavia, nel caso si renda necessario, può anche essere ripetuta.

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