La cistite in estate è un problema molto ricorrente nelle donne, durante questo periodo dell’anno infatti i fattori scatenanti aumentano. Vediamo più da vicino cause, fattori preventivi ed eventuali cure.
Quali sono le cause della cistite in estate?
- Conformazione anatomica
In generale le donne, per motivi anatomici come la brevità dell’uretra e la vicinanza tra ano e vagina, sono più soggette degli uomini alle cistiti. - In estate inoltre l’incidenza di cistiti nelle donne aumenta a causa del caldo, della sudorazione, dell’utilizzo di costumi da bagno, dell’acqua del mare o delle piscine. Durante i mesi invernali o nei cambi di stagione, anche se meno frequente, influiscono invece maggiormente altri fattori come lo stress, il freddo, l’alimentazione troppo ricca di grassi, gli indumenti poco traspiranti.
Come prevenire la cistite in estate e in generale tutto l’anno?
È possibile fare prevenzione mettendo in atto una serie di comportamenti e sane abitudini.
- Dieta
La prevenzione della cistite passa necessariamente e prima di tutto dalla dieta e da alcune precauzioni alimentari. È importante infatti: ↴
● Bere molta acqua – almeno 2/2,5 lt al giorno – e urinare di frequente, andando al bagno quando si ha necessità, senza trattenersi.
● Mangiare molta frutta e verdura – soprattutto agrumi, kiwi e verdure a foglia verde – che assicurando un corretto apporto di vitamina C, aumenta il livello di acidità dell’urina e agisce come antibatterico.
● Al contrario, tè, caffè, cioccolato, bevande alcoliche, fritture, sostanze piccanti, insaccati, spezie e il fumo di sigaretta costituiscono dei fattori di rischio, in quanto possono determinare irritazioni alla vescica. Per questo sarebbe opportuno evitarne o quantomeno ridurne il consumo il più possibile. - Igiene intima
Si raccomanda di lavarsi a fondo dopo essere andate di corpo, per ridurre la diffusione dei batteri dalla zona anale alla vagina. Il lavaggio deve essere delicato: è consigliabile lavarsi con l’acqua corrente utilizzando detergenti neutri che non intacchino il pH vaginale con movimenti dalla vagina verso l’ano e non viceversa, al fine di evitare il possibile trasporto di germi. - Rapporti sessuali
Altri accorgimenti riguardano la vita sessuale: prima dei rapporti, è opportuno pulire accuratamente la zona genitale, mentre dopo i rapporti è utile svuotare la vescica, per favorire l’espulsione spontanea dei batteri. - Norme di vita quotidiana
Per l’abbigliamento è consigliabile evitare indumenti troppo stretti, preferendo l’utilizzo di biancheria intima in cotone o lino. - Gli integratori
Esistono in commercio anche integratori e prodotti naturali che possono aiutare a prevenire e ridurre il rischio di cistite. I principi a cui si affidano questi prodotti sono il D-mannosio che lega i batteri (come Escherichia Coli) eventualmente presenti nelle urine e ne facilita l’espulsione spontanea con la minzione; il mirtillo rosso (cranberry) è particolarmente interessante in quanto riduce l’adesione del batterio E. Coli (uno dei batteri intestinali più comunemente causa di cistite) alle mucose delle vie urinarie; l’estratto di semi di pompelmo, un estratto vegetale dalle proprietà antimicrobiche che agisce distruggendo la membrana dei batteri; i lattobacilli che svolgono un’azione di protezione della flora urogenitale ed intestinale contrastando l’innesto di funghi e batteri, e producendo sostanze immunostimolanti – batteriochine e citochine – che inibiscono la crescita dei microrganismi patogeni.Da una recente review (Arch Intern Med. 2012 Jul 9;172(13):988-96) si è visto come tra le donne che soffrono di cistiti ricorrenti, il tasso di nuove infezioni scende sensibilmente con l’uso di integratori o sostanze a base di mirtillo rosso rispetto alle donne che non l’avevano assunto. Sono sufficienti due capsule da 100 milligrammi di estratto secco oppure 50 millilitri di succo concentrato ogni giorno per ridurre i rischi di cistite. Il merito va attribuito ad alcune sostanze del frutto quali acido salicilico e polifenoli.
Cosa fare se pensiamo di avere la cistite?
La strada migliore è eseguire il prima possibile un esame delle urine con urinocoltura e antibiogramma che identifichi il batterio scatenante la cistite. Sì, perché in base al batterio la cura antibiotica sarà differente.
Le terapie antibiotiche: no al fai da te
Qualora la cistite in estate o in altri periodi dell’anno sopraggiunga e ci si trovasse ad affrontare disturbi urinari tipici della cistite (bruciore a urinare, dover urinare spesso, stimolo imperioso a urinare) è sconsigliabile il fai da te con l’assunzione di antibiotici non specifici. Dopo infatti aver eseguito, sotto prescrizione medica, un esame delle urine con urinocoltura e antibiogramma, il medico stabilirà qual è l’antibiotico migliore per il trattamento. Altrimenti si rischia di fare terapia antibiotiche invano senza risoluzione della sintomatologia. Nell’attesa dell’esito di questi esami si possono assumere antinfiammatori generici (paracetamolo, ibuprofene ad es.) per lenire i disturbi dell’infezione.
Articolo di Dottor Alberto Pansadoro – Urologo