Risonanza magnetica pelvica

Risonanza magnetica pelvica: una diagnosi dettagliata

Cos’è la risonanza magnetica pelvica o dell’addome e quando è necessario effettuarla? Alcune risposte alle tue domande in questo articolo del blog.

La Risonanza Magnetica (RM) è l’esame diagnostico che sfrutta i campi magnetici per ricostruire, tramite un processo biochimico di attrazione dei protoni, immagini in 3D ad altissima definizione di qualsiasi tessuto del corpo umano. 
La totale assenza di radiazioni ionizzanti rende la RM uno degli strumenti di diagnostica per immagini più sicuri ed efficaci.
L’evoluzione tecnologica dei tomografi e degli strumenti diagnostici, favorisce l’impiego sempre maggiore della risonanza magnetica nello studio e nell’approfondimento di patologie in diversi ambiti medici. 

Tra gli ambiti di applicazione evidenziamo in quest’articolo la risonanza magnetica all’addome.

Che cos’è la Risonanza Magnetica Pelvica?

Per risonanza magnetica pelvica (abbreviata solitamente in RM Pelvi) si intende l’esame di imaging medico che sfrutta campi magnetici di elevata densità e onde radio per ottenere immagini tridimensionali del basso addome e della zona pelvica.

La capacità di riconoscere i vari tessuti del corpo rende la risonanza magnetica al basso addome uno degli strumenti più efficaci per ottenere immagini dettagliate della struttura e degli organi del bacino (vescica, ovaie, utero, prostata).

Perché effettuare una RM Pelvi?

La risonanza magnetica pelvica viene solitamente prescritta come esame di secondo livello, per approfondire problematiche dell’addome inferiore e degli organi riproduttivi, rilevate da altri strumenti diagnostici (come ad esempio a seguito di una TAC o ecografia).

Grazie alla RM Pelvi si possono osservare nel dettaglio sia gli apparati riproduttivi maschili (prostata e testicoli), femminili (utero, ovaie e tube di Falloppio), vescica, uretere e uretra che presentano alterazioni o problematiche quali infiammazioni, traumi, formazioni tumorali.

Nelle donne la risonanza magnetica pelvica può aiutare il medico a diagnosticare cause di sanguinamento vaginale, infertilità, fibromi uterini, endometriosi e nelle patologie oncologiche. 

Negli uomini invece viene effettuata la RM Pelvica per approfondire i casi di ritenzione testicolare, noduli nei testicoli, gonfiori e soprattutto per la patologia prostatica..

Nel caso sia necessario monitorare dettagliatamente vene e arterie che irrorano gli organi dell’addome, per evidenziare ad esempio linfonodi o neoplasie, la Risonanza Magnetica Pelvica sarà effettuata con un liquido di contrasto.

Cosa significa liquido di contrasto?

Il liquido o mezzo di contrasto è una soluzione iniettata nel paziente per via endovenosa, che consente di aumentare la potenza del segnale del tomografo.

L’elemento utilizzato è il Gadolinio che, grazie alla natura magnetica, si lega alle molecole amplificando il segnale di alcuni tessuti e rendendo la risonanza magnetica ancora più accurata.

Per l’utilizzo del mezzo di contrasto è richiesto il consenso del paziente e l’esecuzione di esami ematochimici che verifichino la creatinina e il corretto funzionamento dei reni. 

Il paziente in fase di anamnesi dovrà comunicare allergie pregresse al liquido e ad altri farmaci così da consentire al medico la valutazione delle modalità di svolgimento.

Come si svolge una RM Pelvi?

La RM Pelvi è un esame non invasivo, indolore, innocuo e piuttosto semplice. 

I pazienti sono tuttavia tenuti a comunicare, preventivamente, la presenza di pacemaker, protesi o clip metalliche che potrebbero compromettere la buona riuscita dell’esame e anche eventuali gravidanze.
Dopo aver rimosso qualsiasi componente metallica che possa interferire con la risonanza magnetica, il paziente viene fatto sdraiare supino sul lettino dove rimane immobile per l’intera durata della scansione per consentire una buona acquisizione delle immagini. Il lettino scorre quindi nel macchinario magnetico che acquisisce le immagini e le trasmette al computer. 

In alcuni casi può rendersi necessaria la somministrazione di farmaci che riducano gli spasmi intestinali o l’introduzione di una sonda che distenda i muscoli dell’area retto vaginale.
La durata della Risonanza Magnetica Pelvica può variare dai 30 ai 45 minuti.

Come prepararsi alla RM Pelvi?

Non sono richieste particolari preparazioni per la RM Pelvi, salvo una leggera attenzione all’alimentazione nei giorni precedenti, per evitare eccessiva presenza di fibre, gonfiori addominali e intestinali. 
Nel caso si debba indagare sull’endometriosi femminile non ci si può sottoporre alla risonanza in presenza del ciclo mestruale

Se per effettuare la risonanza magnetica pelvica è richiesto il mezzo di contrasto, il paziente deve sottoporsi a digiuno nelle 6 ore che precedono l’esame oltre a specifici esami del sangue.In sede di esame è di fondamentale importanza portare con se la documentazione  precedente oltre alla richiesta medica.